L’edificio in oggetto fa parte dei cosiddetti “corpi bassi” del complesso ospedaliero di B.go Roma in quanto si sviluppa su 3 livelli rispetto ai corpi alti disposti su 11. I corpi sono fisicamente separati per mezzo di giunti, i quali però, essendo di dimensioni ridotte (< 4 cm), non si possono considerare sismicamente efficaci al fine di evitare il fenomeno del martellamento.
Si è comunque provveduto ad eseguire l’analisi sismica di ogni singolo corpo strutturalmente e sismicamente indipendente.
L’intervento di miglioramento sismico non potrà prescindere dal tema del martellamento tra edifici adiacenti e dovrà essere affrontato creando solidarizzazioni tra edifici contigui, piuttosto che importanti (le superfici contigue sono costituite da pilastri) demolizioni e ricostruzioni localizzate nell’area di contatto, volte a creare giunti compatibili con i reciproci spostamenti quantomeno di competenza dello stato limite di salvaguardia della vita. I modelli strutturali in analisi di miglioramento saranno quindi quelli così modificati. Oggetto della presente relazione è la valutazione della vulnerabilità sismica dell’edificio esistente denominato “corpo H” del complesso ospedaliero sito in Borgo Roma Verona, con riferimento agli Stati Limite Ultimi e alle azioni di progetto contenute nella normativa vigente (D.M. 17/01/2018 e C.M. 21/01/2019), esplicitando il livello di sicurezza in essere.
Per la valutazione della sicurezza e la redazione dei progetti, la Normativa definisce alcuni passaggi fondamentali delle procedure individuati nell’analisi storico-critica, nel rilievo geometrico-strutturale, nella caratterizzazione meccanica dei materiali, nella definizione dei livelli di conoscenza e dei conseguenti fattori di confidenza, nella definizione delle azioni e nella relativa analisi strutturale.
Tra i concetti principali nello studio delle costruzioni esistenti, vi è quello di livello di conoscenza (relativo a geometria, dettagli costruttivi e materiali) e fattore di confidenza (che modifica i parametri di capacità in ragione del livello di conoscenza). A riguardo, un riferimento generale è costituito dai contenuti del Cap.8 del D.M. 17/01/2018 e C.M. 21/01/2019.Nell’analisi dei modelli agli elementi finiti sopra riportati, con q=1.5, si è proceduto alle verifiche degli elementi strutturali per i meccanismi fragili e per i meccanismi duttili.
Per quanto riguarda i pilastri, le verifiche N/M (verifiche duttili) non sono più soddisfatte con una accelerazione superiore al 16% di quella di competenza del sisma di progetto.
Globalmente, dall’analisi effettuata, la struttura presenta danni importanti per accelerazioni al suolo superiori a 0.039g, in quanto, per i valori ottenuti con accelerazioni minori di questa, gli elementi strutturali verticali soddisfano le verifiche imposte dal D.M. 17/01/2018, mentre per valori maggiori le verifiche non sono soddisfatte e sono possibili gravi danni strutturali.
La valutazione della sicurezza della struttura in oggetto presenta un rapporto tra l’azione massima sopportabile dalla struttura e l’azione sismica massima che si utilizzerebbe nel progetto di una nuova costruzione nel medesimo suolo e con le medesime caratteristiche pari a:
ζ_E=0.16